Rinnovo contratto statali: aumenti e arretrati in busta paga

Gennaio 2022

Finalmente buone notizie per alcuni dipendenti della PA: grazie all’accordo raggiunto per il rinnovo del contratto 2019/2021, già da gennaio percepiranno buste paga più sostanziose. Scopri di più.

Cosa comporta il rinnovo del contratto?

Il 21 dicembre 2021 è stato finalmente siglato l’accordo per il Nuovo Contratto Dipendenti Pubblici Funzioni Centrali (triennio 2019/2021).

Grazie al rinnovo già da gennaio gli statali interessati beneficeranno di un aumento in busta paga da un minimo di 63€ al mese per i dipendenti di 1° fascia fino ad un massimo di 117€ per gli ispettori generali.

Il rinnovo comporta anche il recupero degli arretrati dell’ultimo triennio: da circa 1.160€ per il livello più basso fino ai 2.100€ per il livello più alto. Tali importi dovrebbero essere versati ai diretti interessati già a partire dalla busta paga di marzo.

Chi ne beneficerà?

Il rinnovo riguarda gli statali che lavorano nei ministeri, nelle agenzie fiscali e negli enti pubblici non economici, come per esempio l’Inps e l’Inail. Sono tuttavia una minoranza, essendo la gran parte degli statali inquadrata nella sanità, nella scuola e negli enti locali, non toccati dall’accordo.

Sono prestiti rapidi ed agevolati, rimborsabili con piccole trattenute in busta paga ed erogati dalle banche e finanziarie che hanno sottoscritto la Convenzione NoiPA.

Sono rivolti a gran parte dei dipendenti pubblici e statali.

Quali vantaggi offrono?

I Prestiti in Convenzione NoiPA offrono i seguenti vantaggi:

1. Tasso fisso e agevolato, anche per importi elevati
2. Rata leggera in quanto per legge non può superare un quinto dello stipendio netto mensile
3. Accesso semplificato anche in presenza di segnalazione al Crif o di altri finanziamenti in corso
4. NO garante e NO ipoteche, basta la busta paga
5. Pratica rapida e snella grazie al sistema CreditoNet di NoiPA che elimina le documentazioni cartacee. Richiedibile anche a distanza.

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